Il mio racconto, dal cuore
«Siamo sempre stati inseparabili.» Gli amici scherzavano dicendo che era impossibile vederci separati. Noi amavamo la montagna, le passeggiate lunghe, le albe con il vento fresco sul viso.
Dopo i 45 anni però, mio marito ha iniziato ad avvertire fastidio alle ginocchia. All’inizio pensavamo che fosse passeggero. Ha smesso di correre la mattina, poi ha cominciato a rifiutare le nostre uscite. «Vai tu», mi diceva, cercando di sorridere. Ma nei suoi occhi leggevo la fatica.
Le nostre giornate attive sono state sostituite da serate davanti alla televisione. Mio marito diventava irrequieto, gli mancava quell’energia che lo rendeva unico. Ogni volta che lo guardavo pensavo: «Come mi sei mancato, davvero tu…»
Abbiamo provato di tutto: impacchi casalinghi, tisane, consigli trovati online. Tutto dava un sollievo momentaneo. Lui ha iniziato a credere che «sarebbe stato per sempre così» e io mi sentivo impotente.

Ogni sera scrivevo sul mio diario: «Non può finire così, devo trovare qualcosa che supporti davvero la sua routine.» Passavo ore sui forum delle donne della nostra età, leggevo testimonianze, cercavo studi. In tanti raccontavano che in Italia i protocolli per le articolazioni sono rimasti indietro: fisioterapia classica, antinfiammatori per tamponare. Funzionano un po’, ma appena smetti torni punto e a capo.
Poi, durante una visita, il nostro fisioterapista ci ha suggerito di guardare oltre i soliti rimedi locali: «Provate la crema Artroflex del laboratorio svizzero GEBERICH. È pensata per chi cerca una routine dolce e continua: stendetela tutti i giorni e il corpo farà il resto.» Quelle parole hanno fatto breccia.
Abbiamo ordinato la crema Artroflex GEBERICH e, insieme alla confezione, ci è arrivato un fascicolo con esercizi isometrici da due minuti per ogni zona critica: ginocchia, anche, schiena, caviglie. Non servono orari rigidi, li inserisci quando hai un momento libero e non scombussolano la tua giornata.
Abbiamo iniziato la routine Artroflex lo stesso giorno: applicazione mattina e sera della crema, più quella tabella “segreta” di micro-movimenti. All’inizio pensavamo fosse un semplice allegato, ma si è rivelata la nostra ancora di salvezza in mezzo a metodi inefficaci e stancanti. Sono movimenti studiati per spezzare il “blocco” delle articolazioni di chi trascorre ore seduto, quasi un piccolo manuale poco conosciuto che restituisce mobilità dove tutti gli altri tentativi si erano fermati. Non è stato un miracolo istantaneo, ma settimana dopo settimana vedevo mio marito più sciolto, più presente, più sereno.
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